José Bastos

Guarda-redes, (1929-10-17 - 2020-11-24),
Portugal
Equipa Principal: 10 épocas (1950-1954, 1956-1959), 192 jogos (17157 minutos), 0 golos

Títulos: Campeonato Nacional (2), Taça de Portugal (5), Taça Latina (1)

Kurt Cobain 10

Mais um dos grandes a partir . DEP

Alexandre1976

Que ano meu Deus.Que descanse em Paz Sr. José Bastos

Mestre30


pica_foices


Jamal


Vermelho Infinito

Que ano, absolutamente horrível a todos todos todos os aspetos.
Mais um grande da nossa História que parte.
Enfim, que descanse em paz.

KRF


FaithNoMore

Uma lenda do clube que parte,que descanse em paz.

202fff

Obrigado para sempre!

Faz parte do legado do nosso Clube.

Não podemos deixar cair no esquecimento quem é Imortal.

Viciado no Benfica

Que descanse em paz

Há muitas glórias com quem se irá reunir finalmente


EPluribusUnum

Mais um dos miticos que nos deixa.

Descanse em paz.

Jamal


Marcellus


Jamal

Pequena entrevista ao jornal italiano lastampa

L'ex portiere del Benfica José Bastos: "Fortissimi ma umili. Trattammo il Grande Torino da veri vip"

José Bastos è un arzillo signore di 89 anni, solido portiere del Benfica dal 1950 al 1956. Non giocò l'amichevole del 1949 contro il Grande Torino, ma quei giorni li visse al fianco dei granata. «Me li ricordo, eccome. Per noi fu un avvenimento. Sapevamo tutto di quella squadra così importante, la più famosa d'Europa. Eravamo persino stupiti che i granata fossero venuti veramente a giocare contro di noi».

Che gioia fu batterli?

«Enorme. Un po' come oggi superare Barcellona o Real Madrid».

Ebbe modo di conoscere qualche giocatore?

«Fraternizzammo nella cena dopo la partita, anche se tutti capivamo non più della metà delle parole che ci dicevamo. Mi sembrarono tutti ragazzi umili, molto alla mano. Ci facemmo delle foto, qualcuno tra noi chiese anche degli autografi».

Era contento, quel Toro?

«Direi proprio di sì. Venne ospitato in posti di prima classe, da vip. Dall'hotel sul mare con le terme al ristorante in cui il Benfica festeggiava abitualmente le sue vittorie».

Si disse che Ferreira donò parte dell'incasso di quella partita organizzata in suo onore alle famiglie delle vittime di Superga. Le risulta?

«No. In effetti, promise ma poi non mantenne e io ci rimasi molto male. Con quei soldi, di certo aprì un ristorante al Bairro Alto».

È vero che il Toro stava per ingaggiarlo per sostituire Mazzola?

«Lo escluderei anche perché "Chico" il meglio lo aveva già dato, era pure sovrappeso. Ed era un giocatore ben diverso da Valentino. Un mediano, direi».

Lei sarà nei prossimi giorni a Superga per il 70° anniversario. Emozioni?

«Tantissime, anche perché non è la mia prima volta. Quella me la ricordo benissimo: fu nel 1956 ed eravamo a Milano per la Coppa Latina. Tra semifinale e finale il Benfica volle assolutamente rendere omaggio al Grande Torino e salimmo alla Basilica. Davanti alla lapide conobbi Sandro e Ferruccio, i figli di Mazzola. Da allora ho un sogno».

Quale?

«Avere una maglietta del Toro, ci tengo tantissimo». Il club granata lo accontenterà: c'è la numero 39 del collega Sirigu ad aspettarlo.

Jayson Tatum

Lenda latina.

Até sempre, campeão.